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Il riccio

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Torno dopo più di due mesi di assenza. Solo ora trovo il tempo e la calma di sedermi davanti al computer per scrivere. L'ispirazione è giunta, come quasi sempre accade,  dalla mia famiglia e dai miei bambini. Mentre ero a lavoro,  tra i vari di messaggi ricevo quello di Peppe che mi annuncia - con tanto di galleria fotografica - l'arrivo di un riccio nel nostro variegato zoo di famiglia. L'esemplare di riccio adulto era disorientato, poco reattivo e stava fermo sulla strada in balia delle auto che troppo spesso  vanno velocissime, pur essendo quella davanti casa una stradina di campagna. I bimbi prontamente lo hanno messo al sicuro e gli hanno offerto alcuni croccantini di Ombra, la nostra anziana cagnolina.  Inizialmente era un po' diffidente e non ha mangiato. Appena ha capito che non c'era nulla da temere, ha iniziato il suo banchetto senza disdegnare anche le  bucce di mela e quelle dei cetrioli. Zecche a parte, le sue condizioni di salute app

Pensieri e libri al tempo del coronavirus

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Oggi è nuvoloso e - come se non bastasse- stanotte ha pure nevicato. La stufa a legna  è accesa e la casa è avvolta in un  tepore autunnale nonostante Marzo sia appena finito. I giorni di quarantena per me e la mia famiglia sono quasi una vacanza, se non fosse per l'altalena che i miei pensieri fanno tra presente e futuro, tra vita in famiglia e lavoro quasi completamente sospeso. Rientro in quel numero di fortunati che hanno la possibilità di avere molto spazio intorno a casa e per giunta vivo a chilometri di distanza dal centro abitato, ma anche tra quelli che non possono scegliere di lavorare a distanza. Il tempo è dilatato,  il ritmico alternarsi del giorno con la notte è il mio unico punto di riferimento: è lunedì o domenica, poco importa. Uno dei vantaggi di tutta questa stramba situazione è che mi innamoro tutti i giorni e mica solo il venerdì, come dice la canzone  https://www.youtube.com/watch?v=mGgMZpGYiy8 . Il pesco, l'albicocco e i ciliegi erano esplosi in u

Quante Cappuccetto Rosso conoscete?

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Quante Cappuccetto Rosso conoscete? Il lupo della storia è sempre cattivo? Oggi vi parlo di Cappuccetto Rosso. Il lupo merita un articolo a parte, che - prima o poi - scriverò. Prima di scoprire il mondo degli albi illustrati, conoscevo solo la versione classica di Cappuccetto Rosso. Cappuccetto va a trovare la nonna, lascia il sentiero principale, incontra il lupo, il lupo mangia Cappuccetto e la nonna. Un taglialegna scopre il lupo a casa della nonna, lo uccide e salva le due malcapitate.  Una volta salve, le due  riempiono la pancia del lupo di  sassi e lo fanno annegare. Esistono molte versioni delle fiabe classiche con un finale diverso da quello noto. Tra queste Cappuccetto Rosso è forse una di quelle più declinate e rivisitate. Cenni storici I Fratelli Grimm scrissero più di una versione di Cappuccetto Rosso. La più nota, a cui fanno riferimento la maggior parte delle versioni attuali, è quella soprascritta . Tornado indietro ancora un pò nel tempo,  troviamo la prim

Di Pezzettino e di come è iniziato "Leggere è un gioco da bambini" e "Leggere crea legami"

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Di come è iniziato Leggere è un gioco da bambini... La mia personale avventura di lettrice ad alta voce inizia a Gennaio 2019. Al tempo ero da sola a leggere. Sola non in senso stretto perché avevo incontrato l'approvazione  della associazione "Ricomincio da tre" che gestisce la biblioteca comunale di Castelluccio Inferiore (PZ) e che si rendeva disponibile a ospitare me e le famiglie che avessero voluto avvicinarsi al mondo della lettura ad alta voce rivolta a bambini da due a sei anni. Dopo aver letto Pezzettino di Leo Lionni in un pomeriggio invernale,  mio figlio Carlo Biagio (d'ora in poi CB) - instancabile ascoltatore di storie - mi chiese di fare un disegno e a lui venne l'idea di realizzare Pezzettino con ritagli di giornale. Mentre CB costruiva il suo piccolo mosaico di Pezzettino, a me venne l'idea di proporre alla biblioteca un ciclo di letture ad alta voce, seguite da un laboratorio creativo ispirato alla lettura. Le letture dovevano essere r

Le parole sono importanti

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Lunedì scorso il laboratorio di lettura è saltato perché sarei stata da sola a gestirlo.Ho deciso di andare lo stesso in biblioteca. Mentre mio figlio sperimentava la lettura autonoma di un albo illustrato (ha da poco iniziato a leggere), io ne ho approfittato per curiosare tra gli scaffali. Guardando tra i vecchi volumi dalle pagine ingiallite, la mia attenzione è stata attirata da un bellissimo dizionario illustrato: "Il mio primo Palazzi", dizionario illustrato per bambini - Fabbri editore. L'odore della carta, le maschere del carnevale tradizionale italiano raffigurate sulla prima e l'ultima di copertina e il nome della persona a cui è appartenuto scritto in bella grafia sulla prima pagina, hanno sortito in me l'effetto di una petite madelaine proustiana. Per un attimo la mia mente è tornata sui banchi delle elementari. Ogni pagina di questo dizionario è un insieme di piccoli e raffinati quadretti di immagini curate nei dettagl