Il riccio

Torno dopo più di due mesi di assenza. Solo ora trovo il tempo e la calma di sedermi davanti al computer per scrivere.
L'ispirazione è giunta, come quasi sempre accade,  dalla mia famiglia e dai miei bambini.

Mentre ero a lavoro,  tra i vari di messaggi ricevo quello di Peppe che mi annuncia - con tanto di galleria fotografica - l'arrivo di un riccio nel nostro variegato zoo di famiglia.



L'esemplare di riccio adulto era disorientato, poco reattivo e stava fermo sulla strada in balia delle auto che troppo spesso  vanno velocissime, pur essendo quella davanti casa una stradina di campagna.


I bimbi prontamente lo hanno messo al sicuro e gli hanno offerto alcuni croccantini di Ombra, la nostra anziana cagnolina.  Inizialmente era un po' diffidente e non ha mangiato. Appena ha capito che non c'era nulla da temere, ha iniziato il suo banchetto senza disdegnare anche le  bucce di mela e quelle dei cetrioli.


Zecche a parte, le sue condizioni di salute appaiono buone e tra qualche giorno lo metteremo nell'orto dove provvederà da solo a procurarsi cibo e acqua e a cacciare lombrichi e piccoli serpenti.

L'incontro col riccio mi ha portato alla memoria un racconto che lessi durante le scuole medie sul libro di antologia e che mi rimase particolarmente impresso.  Credo di non averlo mai più riletto prima di ieri sera. L'ho scelto come lettura della buonanotte per i bambini.

La storia è delicata  e racchiude in sé molti temi a me cari: la famiglia  che collabora per un fine comune, l'unione, la natura nella sua perfezione ed equilibrio, l'attaccamento alla terra che ci ha dato i natali e che emerge attraverso i ricordi della fanciullezza.

Il racconto  è tratto dal libro "L'albero del riccio " scritto da Antonio Gramsci durante gli anni di carcere che la dittatura fascista gli riservò per avere idee politiche lontane da quelle del regime.
https://editoririuniti.it/products/lalbero-del-riccio

Buona lettura.

I RICCI E L’ALBERO DI MELE
lettera del 22/02/1922

Caro Delio,
mi è piaciuto il tuo angoletto vivente coi fringuelli e i pesciolini. Se i fringuelli scappano dalla gabbietta, non bisogna afferrarli per le ali o per le gambe, che sono delicate e possono rompersi o slogarsi; occorre prenderli a pugno pieno per tutto il corpo, senza stringere. 
Io da ragazzo ho allevato molti uccelli e anche altri animali: falchi, barbagianni, cuculi, gazze, cornacchie, cardellini, canarini, fringuelli, allodole ecc. ecc.; ho allevato una serpicina, una dondola, dei ricci, delle tartarughe.

Ecco dunque come ho visto i ricci fare la raccolta delle mele.

Una sera d’autunno, quando era già buio, ma splendeva luminosa la luna, sono andato con un altro ragazzo, mio amico, in un campo pieno di alberi da frutta, specialmente di meli.

Ci siamo nascosti in un cespuglio, contro vento. Ecco a un tratto, sbucano i ricci, cinque: due più grossi e tre picciolini.

In fila indiana si sono avviati verso i meli, hanno girellato tra l’erba e poi si sono messi al lavoro: aiutandosi coi musetti e con le gambette, facevano ruzzolare le mele, che il vento aveva staccato dagli alberi, e le raccoglievano insieme in uno spiazzetto, ben bene vicine una all’altra.

Ma le mele giacenti per terra si vede che non bastavano; il riccio più grande col muso per aria, si guardò attorno, scelse un albero molto curvo e si arrampicò, seguito da sua moglie.

Si posarono su un ramo carico e incominciarono a dondolarsi, aritmicamente; i loro movimenti si comunicarono al ramo, che oscillò sempre più spesso, con scosse brusche e molte altre mele caddero per terra.

Radunate anche queste vicino alle altre, tutti i ricci, grandi e piccoli, si arrotolarono con gli aculei irti e si sdraiarono sui frutti, che rimanevano infilzati: c’era chi aveva poche mele infilate (i riccetti), ma il padre e la madre erano riusciti a infilzare sette o otto mele per ciascuno.

Mentre stavano ritornando alla loro tana, noi uscimmo dal nascondiglio, prendemmo i ricci in un sacchetto e ce li portammo a casa.

Io ebbi il padre e due riccetti e li tenni molti mesi, liberi, nel cortile; essi davano la caccia a tutti gli animaletti, blatte, maggiolini ecc, e mangiavano frutta e foglie d’insalata. Le foglie fresche piacevano loro molto e così li potei addomesticare un poco; non si appallottolavano più quando vedevano la gente.

Avevano molta paura dei cani. Io mi divertivo a portare nel cortile delle bisce vive per vedere come i ricci le cacciavano. Appena il riccio si accorgeva della biscia, saltava lesto lesto sulle quattro gambette e caricava con molto coraggio. La biscia sollevava la testa, con la lingua fuori e fischiava; il riccio dava un leggero squittio, teneva la biscia con le gambette davanti, le mordeva la nuca se la mangiava a pezzo a pezzo.

Questi ricci un giorno sparirono: certo qualcuno se li era presi per mangiarli.

“….”

Ti scriverò un’altra volta sul ballo delle lepri e su altri animali ti voglio raccontare due cose che ho visto e sentito da ragazzo: la storia del polledrino, della volpe e del cavallo che aveva la coda solo nei giorni di festa, -La storia del passero e del kulak, del kulak e dell’asinello, dell’uccello tessitore e dell’orso ecc.


Mi pare che tu conosca la storia di Kim, conosci anche le novelle della giungla e specialmente quella della foca bianca e di Rikki-Tikki-Tawi?


“…”

Ti bacio.

Antonio




Il riccio e io - disegno di Joanna Concejo, una delle mie illustratrici preferite

PS: I ricci compaiono in molti libri per bambini perché sono animali buffi.
Il classico comportamento di chiudersi su sé stessi quando si sentono in pericolo li rende oggetto di attenzione e di curiosità. Sono animali  facili da addomesticare vista la loro golosità e alimentazione variegata. Più volte mi è capitato di osservare e godere della compagnia di famiglie di ricci nei vari posti dove ho vissuto.

Compaiono in molti libri per bambini. Ne cito alcuni che sono i primi che mi vengono in mente. La lista è sicuramente riduttiva e si accettano suggerimenti.

Seguimi piano andiamo lontano - M. Pierrine - Cosimo Panini (2-4 anni)
https://www.lafeltrinelli.it/libri/martine-perrin/seguimi-piano-andiamo-lontano/9788857006093?awaid=9507&gclid=Cj0KCQjwirz3BRD_ARIsAImf7LN1ef0WN5wgdzSgeoHORZhDBR63pGbameuqg7ewojq7N2WGT-ELUssaAmStEALw_wcB

Riccio dal barbiere, S. Borando - Minibombo
https://www.minibombo.it/libri/riccio-dal-barbiere/

Nascondino, S. Borando - Minibombo è un silent book spassosissimo per tutte le età
https://www.minibombo.it/libri/nascondino/

La cosa più importante- Abbatiello - Fatatrac
http://www.fatatrac.it/Articolo.asp?idCat=1&id=00417&Lingua=IT

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